15 febbraio 2016

Le meraviglie del cielo

Guido Ruggieri Le meraviglie del cielo
Mondadori VII edizione (1973)
Accompagnata dal suo sciame di ammassi globulari, la gigantesca galassia ruota nello spazio; intorno ad essa si spalancano gli abissi del più grande vuoto che mente umana abbia mai potuto immaginare.

Avevo quattordici anni quando i miei occhi si posarono su queste parole, del tutto simili a corpi celesti in attesa di essere scoperti. Prima di allora non avevo mai avuto modo di ragionare sulle impressionanti distanze astronomiche, e ne rimasi profondamente colpito. Preso dalla smania di sapere, tornai a leggerle ogni giorno, imparando praticamente a memoria Le Meraviglie del Cielo, scritto in modo semplice, diretto e per quanto mi riguarda indimenticabile da Guido Ruggieri. Ci sono libri che riescono ad introdurti in una dimensione sconosciuta con estrema naturalezza, che cambiano per sempre il corso delle nostre vite. Io non diventai il grande astronomo che fin da bambino sognavo di essere, ma con un pizzico di fortuna riuscii a salire su quella sgangherata navetta spaziale parcheggiata in giardino, per poi spingermi fino alle rive di quegli abissi.

Vittima del morboso gioco mentale - lo conservo o lo butto via - tipico delle giornate in cui si decide di fare spazio in casa, dopo moltissimi anni mi sono ritrovato a sfogliare le pagine di Le Meraviglie del Cielo, che era rimasto li, immobile e scontato sullo scaffale. Come il Colosseo, che ci passi davanti ogni giorno e non ci fai più caso. Uno dopo l'altro mi sono passati davanti i cinque capitoli che compongono il volume: Terra, Luna e Sole, Sistema Solare, Universo Siderale, Astronautica. Li ho trovati ancora una volta meravigliosamente esplicativi, nonostante li avessi sostituiti da tempo con testi più elaborati. Ci ho messo un attimo a stabilire che l'opera di Ruggieri rientrava nella categoria lo conservo. Che senso avrebbe privarsi di qualcosa che ha contribuito a liberare la nostra fantasia?


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