4 marzo 2018

Idolatria

Una notte, al termine di un'esibizione coi fiocchi, Charlie Watts omaggiò il pubblico adorante con le bacchette che gli avevano permesso di dar prova del suo senso del ritmo. Io me ne stavo a poca distanza dal palco e una delle due mi sfrecciò davanti per un paio di secondi, terminando il suo breve volo nella mano di un ragazzo che stava a pochi passi da me. Lui si sentì baciato dalla fortuna, ma la speranza di portarsela intatta a casa durò poco. Tempo cinque secondi e si trovò circondato da un nugolo di belve fameliche che gli intimarono di farla a pezzi, per ricavarne tanti piccoli souvenir della serata. La cosa mi parve molto stupida. Voglio dire, era stato più fortunato di noi, meritava di portarsela a casa, di appenderla alla parete della camera accanto a un bel poster dei Rolling Stones. O no? No, quelli non sentivano ragioni, il pezzo di legno doveva moltiplicarsi per essere dispensato ai credenti del rock 'n' roll. E così fu.

Io me ne stavo in disparte e guardavo la scena scuotendo lentamente la testa, come per dire oh mamma, quanto siete idioti. Poi, però, vedendo che tutti si servivano fui preso da una smania improvvisa. Perché loro si e io no? Allora iniziai a farmi largo in mezzo a quel mucchio di invasati gridando al ragazzo aspetta, pure io! In un attimo fui davanti a lui, che dopo le iniziali proteste adesso pareva perfettamente calato nella parte, felice come un prete che dispensa messa a fedeli più coinvolti del solito. Strappai la preziosa scheggia da quel che restava della bacchetta, un oggetto che solo pochi minuti prima aveva svolto un lavoro di grande prestigio e per quella notte fu tutto.

Il giorno seguente, sulle ali dell'entusiasmo appiccicai il minuscolo pezzo di legno su una pagina dell'unica biografia degli Stones che avevo in casa, scrivendoci attorno pezzo della bacchetta utilizzata da Charlie Watts durante il concerto dei Rolling Stones... adesso non ricordo il seguito. Ci restò poco. La staccai una manciata di giorni dopo, realizzando quanto fosse ridicola quella sensazione di appagamento. L'avevo fissata con lo scotch, così rovinai il libro.

2 commenti:

  1. Storia divertente! La penso come te: mai capite queste forme di idolatria... però se Neil Young mi regalasse una sua chitarra non rifiuterei... :)
    Certo che la scheggia di una bacchetta!

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    1. Non rifiuterei nemmeno le bacchette, ma le vorrei intere! :)

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