7 dicembre 2022

Asfalto volante

 

Per questo sfortunato tratto di strada, che si trova a circa duecento metri da casa mia, il copione è sempre lo stesso. Si rattoppa alla meno peggio, poi piove e iniziano a volare pezzi d'asfalto. Va avanti così da anni.

4 dicembre 2022

Musica vecchia della settimana

Sono molto dispiaciuto per la scomparsa di Christine McVie. Ho sempre amato i Fleetwood Mac, in particolare quelli più commerciali, quelli di "Fleetwood Mac" (1975), "Rumours" (1977), "Tusk" (1979), "Mirage" (1982) e "Tango in the Night" (1987) per intenderci. Con questi dischi ci sono cresciuto e li ho letteralmente consumati. Ciao Christine.
 
Parlando d'altro, il 15 dicembre uscirà "Gaelia - The Sulan Sessions", il nuovo album di Donovan (76 primavere all'attivo), comunque già disponibile on line. L'ho ascoltato dall'inizio alla fine, trovandolo realmente bello. Il musicista britannico risale alle sue radici gaeliche realizzando un disco fresco e altamente poetico che a parer mio merita più di un ascolto. In "Rock Me" e "Love O' Lover", due delle tredici tracce che compongono "Gaelia" suona anche David Gilmour, riconoscibile per il suo inconfondibile tocco floydiano.

A proposito di Pink Floyd, ho acoltato la nuova versione di "Comfortably Numb" fatta da Roger Waters. Che dire... Bella, particolare, ma anche angosciante. Con tutto il rispetto per Waters, non credo che ci tornerò sopra. Invece ho dedicato svariati riascolti a "Animals 2018 Remix", uscito un paio di mesi fa. Sarà che "Animals" (1977) è una delle mie più grandi passioni musicali, ma ho fatto girare il dischetto almeno cinque o sei volte. Tra l'altro il remix di James Guthrie ha fatto decisamente bene al disco. Nel web ho trovato questa interessante recensione, quindi non aggiungo altro e vado avanti.

Da qualche anno a questa parte, le giornate di pioggia passate in casa mi spingono in direzione del Jazz di una volta, quello dei grandi classici. Mi rilassa, rivelandosi perfetto anche mentre leggo. Giusto ieri pomeriggio ho rispolverato "Ellington Uptown" di Duke Ellington. Bellissimo.

Infine, in vista del periodo natalizio ho cominciato a scaldare l'atmosfera con il glorioso "Elvis' Christmas Album", pubblicato nel lontano 1957. Questo 33 giri di Elvis Presley riesce a farmi immaginare un Natale d'altri tempi con estrema facilità. Un Natale di quelli belli, fatti di cose semplici e tanta voglia di stare insieme. Ecco, direi che ormai posso soltanto immaginarlo, sognarlo.

29 novembre 2022

Nulla di speciale

Stamattina ho aiutato un anziano a rialzarsi dopo una rovinosa caduta, assicurandomi che stesse bene. Mi ha ringraziato non so quante volte. Io l'ho visto da lontano e mi sono messo a correre per aiutarlo, ma altri a pochi passi da lui non si erano mossi. Poco dopo, in cassa al supermercato, ho fatto passare chi aveva preso soltanto una cosa o due. Anche qui ringraziamenti a profusione. Infine, uscendo da un bar ho dato la precedenza a due signore, che per un attimo, subito dopo il mio "prego, passate prima voi"  hanno esitato. Poi una di loro si è voltata e mi ha detto "scusi sa, ma tanta gentilezza non capita tutti i giorni". Davvero? A me sembra di non aver fatto nulla di speciale. Magari mi sbaglio.

Immagine: pixabay 

27 novembre 2022

Un libro di domenica

Acquistato cinque anni fa, La congiura lituana di Galina Sapozhnikova è rimasto tutto questo tempo a prendere polvere sullo scaffale, nella sezione che ho dedicato ai paesi dell'est europeo. Peccato averlo lasciato indietro, si tratta di un libro che all'epoca della sua pubblicazione innescò non poche polemiche, basta fare una veloce ricerca sul web per rendersene conto. Rimedierò oggi stesso, assecondando una mia recente abitudine, ovvero quella di iniziare un libro, mai letto prima, di domenica. 

Vilnius, 13 gennaio 1991: cosa accadde veramente quella notte presso la torre della televisione, quando negli scontri morirono 14 persone? I fatti sono rievocati da chi rimase coinvolto nelle tragiche vicende che accompagnarono la fine dell'epoca sovietica. Il libro, seguendo una pista inedita - per alcuni controversa, per altri illuminante - racconta come la Lituania sia stata il banco di prova per le future "rivoluzioni colorate". Questa inchiesta presenta al lettore italiano testimonianze diverse dalle narrazioni ufficiali, finora acriticamente accolte in Occidente. Attraverso interviste e documenti inediti si evince come quell'evento costituisca l'elemento fondante della nuova storia nazionale, che nessuno può mettere in dubbio senza venire perseguitato. (Dal retro copertina del libro)

La congiura lituana, di Galina Sapozhnikova
Introduzione di Giulietto Chiesa
Sandro Teti Editore, 2016

21 novembre 2022

Oro, caffè e feste

ABBA Gold fu pubblicato nel 1992 e fin da subito ottenne uno straordinario successo commerciale. Un risultato scontato, tutto sommato, considerando che contiene i brani più famosi del gruppo svedese. Quando uscì volli immediatamente aggiungerlo alla mia collezione di cd, perché i singoli degli Abba avevano accompagnato la mia infanzia, tuttavia il mio non fu un acquisto dettato dalla nostalgia. In realtà, per quanto all'epoca ascoltassi musica di tutt'altro genere colsi semplicemente la palla al balzo, visto che il delizioso pop della band continuava a piacermi nonostante lo avessi messo da parte anni prima. Ripensandoci furono soldi spesi bene, anzi benissimo: ABBA Gold si trasformò presto in un autentico tormentone, inserito frequentemente nel lettore dei cd tanto da me quanto da mia madre. 

Già, mia madre. Ho un bel ricordo legato a questa compilazione, che negli anni avrebbe venduto milioni di copie. Lei che mi guarda e dice "ho una festa in clinica, mi presti gli Abba?" . La mia risposta non si fece attendere: "Ma sono domande da fare? Prendilo e basta". Poi, dopo la festa mi disse che il disco era piaciuto a tutti. 

20 novembre 2022

Numismatica

A casa ho un sacco di vecchie lire. Ho sempre pensato che potessero valere qualcosa, ma non mi era mai passato per la testa di farle valutare da qualcuno, di fare qualche ricerca. Questo fino a ieri, quando le ho tirate fuori e mi sono deciso a dare un'occhiata sul web. Con mia grande delusione ho scoperto che vendendole non mi sarei arricchito, anzi, ho realizzato che con il ricavato mi sarei potuto togliere al massimo uno sfizio o due. Niente di che, ovviamente, parlo di qualche libro, oppure un maglione, forse una camicia carina...

Per dire, mi aveva fatto sognare una moneta da 1 lira del 1940. Quando l'ho vista mi sono detto evvai, con questa faccio bingo! Manco per niente, vale soltanto una decina di euro, probabilmente meno. A questo punto acquisterò un album portamonete da collezione, lo riempirò e fine della storia.