17 maggio 2020

Storie di biglietti: Genesis '87


Per la serie "Storie di biglietti" oggi parlo dei Genesis, che vidi il 17 maggio del 1987 allo Stadio Flaminio di Roma. Va bene che ero molto giovane, ma pensare che sono passati trentatré anni da allora mi fa un certo effetto. Partiamo dal fitto lancio di bottiglie all'indirizzo del povero Paul Young, cui era stato affidato l'ingrato compito di inaugurare un evento lungamente atteso dai fans italiani dei Genesis. Da bravo professionista il cantante di Love of the Common People tirò dritto, ma quel giorno, lo ricordo bene, furono in molti a comportarsi in modo vergognoso. Per come sono fatto feci una gran fatica a digerire la scena, poi decisi di concentrarmi sul concerto dell'attrazione principale, che avevo già visto in azione cinque anni prima.

Purtroppo, in rappresentanza del glorioso passato dei Genesis quella sera rintracciai ben poco: il medley In The Cage / In That Quiet Earth / Afterglow e Los Endos. Tutto qui. Comprensibilmente, il resto della scaletta era occupato dai brani di Invisible Touch - un successo planetario che mi ostinavo a non acquistare in segno di protesta, perché consideravo troppo brutto il brano che dava il titolo all'album - e da materiale piuttosto recente. Non sono tra quelli che considerano i Genesis fino all'abbandono di Peter Gabriel. Questo per dire che quel giorno mi divertii moltissimo. Pezzi come MamaThat's All e Home By The Sea li ho sempre apprezzati e poi lo sappiamo, dal vivo è sempre un'altra cosa.


Genesis
Special guest: Paul Young
Roma - Stadio Flaminio
17 maggio 1987

La band:

Tony Banks, Phil Collins, Mike Rutherford
Daryl Stuermer, Chester Thompson

Album più recente: Invisible Touch (1986)


Setlist:

Mama
Abacab
Domino
That's All
The Brazilian
In The Cage - In That Quiet Earth - Afterglow
Land Of Confusion
Tonight, Tonight, Tonight
Throwing It All Away
Home By The Sea
Invisible Touch
Drums duet - Los Endos
Turn It On Again


13 commenti:

  1. Comunque non sei come Patrick Bateman di American Psycho, spero mi sia permesso
    https://www.ferrucciogianola.com/2014/02/bret-easton-ellis-patrick-bateman.html

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    1. Hai fatto benissimo, gran bel post che non avevo mai letto. No, non condivido quanto detto da Patrick Bateman ma amo i Genesis anche senza Gabriel, considerando poi che dopo il suo abbandono fecero due splendidi album come "A Trick of the Tail" e "Wind and Wuthering. Grazie per essere passato, il tuo commento mi ha fatto molto piacere.

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  2. Un periodo di grandi concerti per il Flaminio, 10 giorni dopo ci furono gli U2 e il 1°giugno i Duran Duran.
    Saluti a presto.

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    1. Saltai gli U2 ma il 1° giugno andai a vedere i Duran Duran. Grazie per averlo ricordato, così potrò inserire un post dedicato al concerto proprio quel giorno.

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  3. Ma perché quel vizio di lanciare cose sul palco??
    Per fortuna oggi non si fa più...

    Moz-

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    1. Gran brutto vizio, in effetti. L'anno successivo altro lancio di bottiglie in direzione del maiale gigante dei Pink Floyd, che volteggiava sopra le nostre teste. Io ero a ridosso del palco e non mi sfuggirono le occhiate perplesse di David Gilmour...

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    2. Per fortuna non si usa più.

      Moz-

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    3. Due bellissimi concerti, ricordo le bottigliate ad entrambi, fortunatamente ero sugli spalti tutte e due le volte ma mi vergognai. Ho molta nostalgia di quei meravigliosi concerti,poi David Bowie, Peter Gabriel Neil Young. Roma era il centro della musica.

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  4. Vidi lo stesso concerto ma a San Siro, avevo 16 anni guadagnando i soldi di quel biglietto mettendo da parte moneta da 100 e 200 lire. Indimenticabile... certo sapevo benissimo che dei pezzi storici, quelli che con le cuffie mi ascoltavo per ore al buio sul letto nella mia stanza, ma fu ugualmente uno show pazzesco. Ebbene prendemmo l'acqua a catinelle fin dalle prime ore del pomeriggio fuori dai cancelli. Continuò a piovere fino all'arrivo di Paul Young. San siro l'ha fischiato, ma nessun lancio di bottiglie. Il problema è che quel tardo pomeriggio proprio non aveva voce e steccava in continuazione. Peccato non esita un degna registrazione video di quel concerto che fu mandato in parte da alcuni collegamenti videomusic con voci dei commentatori che non furono certo il massimo.

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  5. Vidi lo stesso concerto ma a San Siro, avevo 16 anni guadagnando i soldi di quel biglietto mettendo da parte moneta da 100 e 200 lire. Indimenticabile... certo sapevo benissimo che dei pezzi storici, quelli che con le cuffie mi ascoltavo per ore al buio sul letto nella mia stanza, ma fu ugualmente uno show pazzesco. Ebbene prendemmo l'acqua a catinelle fin dalle prime ore del pomeriggio fuori dai cancelli. Continuò a piovere fino all'arrivo di Paul Young. San siro l'ha fischiato, ma nessun lancio di bottiglie. Il problema è che quel tardo pomeriggio proprio non aveva voce e steccava in continuazione. Peccato non esita un degna registrazione video di quel concerto che fu mandato in parte da alcuni collegamenti videomusic con voci dei commentatori che non furono certo il massimo.

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  6. Non sapevo del lancio di bottiglie.
    Assurdissimo davvero

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