23 settembre 2018

Il valore di un autografo

"Ieri ho visto Marcello Mastroianni". Me lo disse un mio zio tanti anni fa, raccontandomi che mentre il celebre attore firmava pezzi di carta a chi lo aveva riconosciuto si era fermato e aveva detto "mi spiegate che cazzo ci dovete fare con questi autografi?". Immaginai la scena. Già, che ci dovevano fare con un foglietto firmato? Crescendo mi sarei sempre rifiutato di chiedere l'autografo a un personaggio famoso, e abitando in una grande città ne ho incontrati tanti. Per le foto vale lo stesso discorso, non ne ho nessuna da mostrare. Soltanto saluti discreti, senza rompere troppo le scatole. Il massimo che mi sono permesso è stato con Zeman, che non allenava più la Roma. "Mister, lei è un tecnico di grande valore e una persona che stimo, ci tenevo a stringerle la mano". Lui mi sorrise cordialmente e rispose "Piacere mio, grazie". Tutto qui. Stretta vigorosa la sua, la ricordo bene. Noi non ci conosciamo Matt, ma ci tengo a farti sapere che al mercatino dell'usato vicino casa ho trovato la tua ex copia di Lost Constellations - The Art of Tara McPherson Volume II, autografata dalla stessa artista nel 2009. Fece anche un disegno molto carino per te. Me la sono portata via per dieci euro. Forse non te ne sei liberato per disinteresse, l'hai semplicemente smarrita durante un trasloco e qualcuno l'ha trovata, sbarazzandosene subito dopo. In tal caso, posso tranquillamente restituirtela. Magari a certe cose ci tieni più di me.

2 commenti:

  1. Giro di considerazioni condivisibili con un delicato finale ad effetto. Il problema è che siamo assetati di successo e visibilità e cerchiamo di captare anche la luce - effimera - degli altri. Buona giornata.

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  2. Già, è proprio questo il problema. Buona serata a te Maria.

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