9 maggio 2020

Faccende di casa con gli Who

Stamattina si parte di slancio con The Who, una band che amo da quando ho memoria e che ha il potere di suonare straordinariamente moderna in barba al tempo che passa. Forse corro il rischio di farmi bussare alla porta da qualche vicino, ma credo che in questo periodo il desiderio di mantenersi a distanza prevalga sulla smania di discutere, e poi il volume è a livelli accettabili.

In teoria "The Kids Are Alright" dovrebbe svolgere il ruolo di colonna sonora mentre do una sistemata alla cucina, visto che ieri sera non mi sono preso il disturbo di lavare piatti e padelle, ma confesso di non essere mai riuscito ad utilizzare la musica come sottofondo. Ci ho provato tante volte, anzi una vita intera ma dopo qualche minuto devo sedermi e immergermi nell'ascolto, anche quando un disco lo conosco come le mie tasche. Lo ammetto, invidio chi riesce a spolverare mentre canta ... i'm just talkin' 'bout my g-g-g-generation ...

5 commenti:

  1. Che senso ha la musica in sottofondo?
    E poi Pete, Keith, John e Roger mica se ne stanno là buoni in sordina, i pinball wizards!

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    1. Che dirti, per molti la musica in sottofondo è essenziale e posso capirlo, ma proprio non ci riesco!

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    2. Sai che io, invece, fatico a capirlo? Sarà che tollero poco certe influenze passive sul mio inconscio.

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  2. Caro Roberto, spesso la musica ci fa dimenticare i problemi che abbiamo.
    Ciao e buona fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Proprio così, la musica è indispensabile. Buon fine settimana caro amico.

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