11 luglio 2020

Correre il rischio di sprecare un caffè

Ultimamente avevo preso l'abitudine di acquistare un quotidiano alle sei del mattino, per leggerlo seduto al bar davanti al primo caffè della giornata. Un bel momento, faticosamente ritagliato, che mi riportava ai vecchi tempi fatti di spensieratezza e brama di sapere. L'ho fatto anche stamattina, ma la magia si è dissolta in fretta, più o meno a pagina tre. Mi sono guardato intorno, ho individuato il contenitore giusto, mi sono alzato e ci ho ficcato dentro il giornale. Il signore di una certa età seduto al tavolo accanto al mio mi ha squadrato da capo a piedi. "Leggere non ti piace, vero?". "No, non mi è mai piaciuto, ma ogni tanto ci provo".

"Seconda ondata", "emergenza", "focolai", "proroga fino al 31 dicembre"... Insomma, materiale a sufficienza per vomitare e non mi sembrava il caso di caricare a salve il caffè.

10 commenti:

  1. L'ho provata anche io stamattina questa sensazione leggendo un giornale locale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stiamo toccando il fondo, e si tratta di un fondo dal quale poi sarà difficile risalire...

      Elimina
  2. Cara Roberta, è incredibile tutto questo, stiamo andando molto in basso!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre più in basso, caro Tomaso... Un grande abbraccio, buon fine settimana.

      Elimina
  3. Anch'io mi rifiuto di leggere notizie del genere.
    Hanno davvero stufato!

    RispondiElimina
  4. Proprio per questo amo decisamente di più leggere la narrativa :D
    Anche se, ahimè, la cronaca racconta ciò che ci circonda. E spesso c'è davvero poco di buono.

    RispondiElimina