9 giugno 2019

Non mi guarda nessuno


Alle cinque del mattino parlo lo stretto necessario e incrocio pochi sguardi, sono troppo impegnato a rendermi invisibile. Come quando ero bambino. Correvo in camera, chiudevo la porta e pensavo "ecco, sulla Terra ci sono miliardi di persone e nessuno mi sta guardando". Non saprei come spiegarlo, ma quei momenti di procurata solitudine mi sembravano una grande conquista, qualcosa che io, piccolo e indifeso, riuscivo a fare senza sforzo apparente. Crescendo ho preso a detestare le porte chiuse, ma di tanto in tanto sento ancora il bisogno di giocare a "non mi guarda nessuno". Devo farlo, perché sto sempre in mezzo alla gente. E allora inizio a leggere i libri nel negozio deserto, prima dell'alba, che qualche volta è densa di pensieri e situazioni andate a male. Aspetto i primi raggi di sole, anche se non rimettono le cose a posto. Le nascondono e basta.

2 commenti:

  1. Chissà se hai scritto questo post sperando che non lo leggesse nessuno.
    E invece io l'ho fatto. E ne sono rimasta affascinata.
    Tutti abbiamo bisogno di un angolo di solitudine.
    Buona serata.

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    1. Si, tutti ne abbiamo bisogno. Però sono contento che hai trovato e letto il post.
      Buon inizio di settimana Claudia.

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