27 novembre 2022

Un libro di domenica

Acquistato cinque anni fa, La congiura lituana di Galina Sapozhnikova è rimasto tutto questo tempo a prendere polvere sullo scaffale, nella sezione che ho dedicato ai paesi dell'est europeo. Peccato averlo lasciato indietro, si tratta di un libro che all'epoca della sua pubblicazione innescò non poche polemiche, basta fare una veloce ricerca sul web per rendersene conto. Rimedierò oggi stesso, assecondando una mia recente abitudine, ovvero quella di iniziare un libro, mai letto prima, di domenica. 

Vilnius, 13 gennaio 1991: cosa accadde veramente quella notte presso la torre della televisione, quando negli scontri morirono 14 persone? I fatti sono rievocati da chi rimase coinvolto nelle tragiche vicende che accompagnarono la fine dell'epoca sovietica. Il libro, seguendo una pista inedita - per alcuni controversa, per altri illuminante - racconta come la Lituania sia stata il banco di prova per le future "rivoluzioni colorate". Questa inchiesta presenta al lettore italiano testimonianze diverse dalle narrazioni ufficiali, finora acriticamente accolte in Occidente. Attraverso interviste e documenti inediti si evince come quell'evento costituisca l'elemento fondante della nuova storia nazionale, che nessuno può mettere in dubbio senza venire perseguitato. (Dal retro copertina del libro)

La congiura lituana, di Galina Sapozhnikova
Introduzione di Giulietto Chiesa
Sandro Teti Editore, 2016

21 novembre 2022

Oro, caffè e feste

ABBA Gold fu pubblicato nel 1992 e fin da subito ottenne uno straordinario successo commerciale. Un risultato scontato, tutto sommato, considerando che contiene i brani più famosi del gruppo svedese. Quando uscì volli immediatamente aggiungerlo alla mia collezione di cd, perché i singoli degli Abba avevano accompagnato la mia infanzia, tuttavia il mio non fu un acquisto dettato dalla nostalgia. In realtà, per quanto all'epoca ascoltassi musica di tutt'altro genere colsi semplicemente la palla al balzo, visto che il delizioso pop della band continuava a piacermi nonostante lo avessi messo da parte anni prima. Ripensandoci furono soldi spesi bene, anzi benissimo: ABBA Gold si trasformò presto in un autentico tormentone, inserito frequentemente nel lettore dei cd tanto da me quanto da mia madre. 

Già, mia madre. Ho un bel ricordo legato a questa compilazione, che negli anni avrebbe venduto milioni di copie. Lei che mi guarda e dice "ho una festa in clinica, mi presti gli Abba?" . La mia risposta non si fece attendere: "Ma sono domande da fare? Prendilo e basta". Poi, dopo la festa mi disse che il disco era piaciuto a tutti. 

20 novembre 2022

Numismatica

A casa ho un sacco di vecchie lire. Ho sempre pensato che potessero valere qualcosa, ma non mi era mai passato per la testa di farle valutare da qualcuno, di fare qualche ricerca. Questo fino a ieri, quando le ho tirate fuori e mi sono deciso a dare un'occhiata sul web. Con mia grande delusione ho scoperto che vendendole non mi sarei arricchito, anzi, ho realizzato che con il ricavato mi sarei potuto togliere al massimo uno sfizio o due. Niente di che, ovviamente, parlo di qualche libro, oppure un maglione, forse una camicia carina...

Per dire, mi aveva fatto sognare una moneta da 1 lira del 1940. Quando l'ho vista mi sono detto evvai, con questa faccio bingo! Manco per niente, vale soltanto una decina di euro, probabilmente meno. A questo punto acquisterò un album portamonete da collezione, lo riempirò e fine della storia. 


17 novembre 2022

I pro e i contro di Relayer

 Il 13 maggio 2023 gli Yes saranno a Roma, precisamente all'Auditorium Conciliazione, distante circa 11 chilometri da casa mia. La storica band inglese, forse sarebbe meglio dire ciò che resta della band suonerà l'album Relayer, pubblicato nel lontano 1974 e, guarda caso, il mio preferito. Non so se andare o meno, perché da qualche anno a questa parte evito con cura i concerti delle vecchie glorie del rock. Non mi fanno bene, mi mettono addosso una tristezza infinita. Il tempo che passa, il mondo che cambia, i ricordi... Insomma, i soliti pensieri che passano per la testa di un nostalgico di quelli tosti. Così sono ancora qui, a soppesare i pro e i contro di una serata che in ogni caso dispenserà grande musica, di questo sono certo.

Musica di qualità contro nostalgia rancida da fare schifo. Chi la spunterà? Intanto i giorni passano, magari il problema non si porrà nemmeno, perché l'Auditorium può ospitare soltanto 1763 spettatori e i biglietti sono in vendita da tempo. Conoscendomi, dopo tanto pensare mi deciderò ad andare, ma al momento di acquistare il biglietto scoprirò che il concerto è sold out. Allora, probabilmente, tirerò un sospiro di sollievo e il prossimo 13 maggio mi dirò che si, è stato meglio così. 

Nel frattempo, 1763 persone meno problematiche di me si godranno The Gates of Delirium in veste live. Però se lo godranno senza Chris Squire e Alan White, che ci hanno lasciato, senza Jon Anderson, che non è più cantante e guida degli Yes... Non è la stessa cosa. Non può essere la stessa cosa.     


16 novembre 2022

I giorni del rock

Un giorno di una vita fa mi decisi a vendere alcuni 33 giri di Elvis Presley. Avevo 17 anni e la mia collezione era composta da circa settanta LP, tuttavia pensai che liberarmi di diverse compilazioni ormai superflue - avevo quasi tutti gli album regolari del mio idolo - mi avrebbe permesso di avere qualche soldo in tasca. Il fatto è che stavo frequentando una ragazza che mi piaceva moltissimo e morivo dalla voglia di portarla a cena fuori. Sfortunatamente il mio portafoglio era vuoto e non me la sentivo di chiedere i soldi a mia madre per un motivo del genere, per quanto me li avrebbe senz'altro dati. Che fare? Fu così che alla fine mi venne in mente di dar via quei dischi di Elvis che consideravo "sacrificabili". Ricordo che mi recai in un negozio di dischi specializzato in usato e ne parlai al proprietario.

"Avrei dieci, forse quindici ellepì di Elvis Presley da vendere, le interessa?". Lui rispose "certo che mi interessa, portali", poi però si mise a fare un lungo discorso relativo alla compravendita dei vecchi vinili, concludendo che per le raccolte era più complicato ma che avrebbe dato volentieri un'occhiata. Ebbi l'impressione che volesse fregarmi, nondimeno tornai a casa e mi misi immediatamente all'opera, mettendo da parte i LP da portargli il giorno successivo. Ne scelsi una dozzina. Adesso sarebbe impossibile elencarli, ma The Rockin' Days lo ricordo benissimo, perché fu il primo che pescai da quella stessa collezione che tanto mi stava dando in termini di emozioni e soddisfazioni personali... Inutile dire che in quel negozio non ci arrivarono mai. 

Un paio di giorni dopo, mentre camminavo per le vie del centro, un pezzo di carta sul marciapiede attirò la mia attenzione. Era una banconota da 100.000 lire! Così portai a cena la mia ragazza - fu una serata bellissima - comprai due libri che desideravo da tempo e regalai 50.000 lire a mia madre. Sembra il lieto fine di una favola. Una favola rock. 

10 novembre 2022

Le rose e le spine, come si dice

Ogni svolta del sentiero ha un suo fascino. E non perché sia una terra tutta da scoprire. Si sa bene che l'umanità intera l'ha percorsa in folla. È la seduzione dell'esperienza universale, da cui ci si attende una sensazione singolare o personale: un po' di se stessi.

Si procede riconoscendo i traguardi raggiunti dai nostri predecessori, eccitati e divertìti, accettando la buona e la cattiva fortuna insieme - le rose e le spine, come si dice - la variopinta sorte comune che tiene in serbo tante possibilità per chi le merita o, forse, per chi è fortunato.

La linea d'ombra
Joseph Conrad