25 maggio 2020

Storie di biglietti: Jethro Tull '88


Dopo la disorientante svolta elettronica di Under Wraps (1984) erano pochi quelli pronti a scommettere sul futuro dei Jethro Tull, una band storica che sembrava aver definitivamente esaurito la vena creativa. Invece, nel 1987 il gruppo pubblicò Crest of a Knave, un disco nel quale non mancavano composizioni ad ampio respiro e quelle sonorità care agli appassionati, grazie ad assoli di chitarra coinvolgenti e al ritorno del flauto a un ruolo centrale. Non un capolavoro, però un bel passo avanti rispetto al citato Under Wraps. Forse dovrei dire un bel passo indietro. Spiazzando tutti, anche gli stessi membri della band, Crest of a Knave si permise il lusso di vincere un Grammy nella categoria hard rock / heavy metal, pur non essendo certo un'opera riconducibile a questi generi musicali. L'anno seguente, la Chrysalis festeggiò i vent'anni di attività del gruppo con 20 Years of Jethro Tull, un ambizioso box antologico ricco di inediti.

Nel successivo tour celebrativo, che fece tappa anche a Roma, Ian Anderson e compagni ripercorsero le tappe fondamentali di un passato già glorioso senza dimenticare le canzoni di Crest of a Knave, che il pubblico dimostrò di avere già ampiamente assimilato. Fu un bel concerto, anche se la voce di Ian Anderson non era più quella dei vecchi tempi. La scalinata del Palazzo della Civiltà del Lavoro - uno dei posti più improbabili dove assistere ad un concerto rock - rese evidente la mancanza di spazi per la musica nella capitale. Diciamo che fu un'ulteriore conferma.


Jethro Tull
Roma - Palazzo della Civiltà del Lavoro
3 luglio 1988

La band:

Ian Anderson (voce, flauto, chitarra acustica), Martin Barre (chitarra), Dave Pegg (basso), Martin Allcock (tastiere), Doane Perry (batteria).

Album più recente: 20 Years of Jethro Tull (1988)


Setlist:

Cross-Eyed Mary
Nothing is Easy
Thick as a Brick
Steel Monkey
Farm on The Freeway
A New Day Yesterday
Fat Man
Budapest
The Swirling Pit
Mother Goose
My God (incl. Bourée - Soirée)
Pussy Willow - Pibroch (inst.)
Jump Start
Too Old to Rock 'n' Roll: Too Young to Die
Wind Up
Aqualung
Locomotive Breath / Seal Driver (inst.) / Black Sunday (inst.) / Thick as a Brick (reprise)


Ho già parlato di questi concerti:


13 commenti:

  1. Mio cugino li ascoltava tantissimo. Ho ancora delle cassette che mi ha registrato e regalato quando sono arrivato all'adolescenza.

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    1. La mia seconda passione musicale. Grazie per questo commento che mi ha permesso di scoprire il tuo nuovo blog.

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  2. I Jethro Tull per me sono quelli di Aqualung, da ragazzino avrei fatto carte false per vederli anche perché Jan Anderson mi faceva impazzire e purtroppo sono sempre stato fuori mano. Da grande non ho più avuto questa mania dei concerti anche perché mi trovo ormai da anni a seguire mio fratello dietro il palco. Però ho visto i concerti di Paco de Lucia, dei Police, dei Cure e dei Kraftwerk a Milano, oltre Luis Guerra a Madrid ma queste ovviamente sono altre storie

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    1. Pensa che i Jethro Tull li ho visti in azione sedici volte, mi pare di averlo già scritto in un altro post dedicato alla band. Tornando al presente, ormai non sopporto più i grandi concerti con migliaia di spettatori. Qualche anno fa, durante quello dei Rolling Stones al Circo Massimo mi venne un attacco d'ansia mentre cercavo di raggiungere il palco e da quella volta ho difficoltà a stare in mezzo a folle oceaniche. Tuo fratello lo vedrei volentieri in concerto. Grande artista.

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  3. Scusa, come cavolo è stato un concerto rock sui gradini di una scalinata??? :o

    Moz-

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    1. Ripensandoci neanche troppo scomodo, solo che trovai quella sistemazione ridicola! :)

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  4. 20 years of Jethro Tull: ce l'ho, assieme ad altri dischi loro. Li ho conosciuti grazie a mio fratello e ancora lo ascolto volenfierissimo. Un unico rammarico: non averli mai visto dal vivo.

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    1. Ciao Andrea, relativamente al tuo rammarico posso dirti che li ho visti sedici volte dal vivo ma ricordo con piacere solo i primi due concerti della serie. Poi la voce di Ian Anderson è letteralmente sparita e con essa se ne sono andati i pezzi pregiati della band. Diciamo che non ti sei perso molto, e te lo dico da grande appassionato.

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  5. fantastici ! una band con un suono originale e coinvolgente. Acqualong un capolavoro.

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  6. Peccato (ed è notizia di questi giorni) che Jan Anderson sia in condizioni di salute piuttosto critiche.

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    1. I Jethro Tull sono da sempre una delle mie più grandi passioni musicali. Sapere dei problemi di salute di Ian mi ha addolorato, anche se pare che lui stesso abbia precisato di avere i giorni contati, ma solo come cantante. Speriamo bene.

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  7. Li ascoltavo già da qualche anno, avevo 21 anni quando seppi che sarebbero venuti ad esibirsi alla festa dell'unità a Correggio a solo 5 km da casa mia, conservo ancora il biglietto e comprai anche il manifesto del concerto con le date e la copertina di crest of a knave... purtroppo mia madre durante un trasloco in mia assenza penso che poteva essere gettato nella spazzatura ...porca miseria... cmq è stato bellissimo non c'era molta gente un po perche dimenticati e per molti sconosciuti, per me LEGGENDE

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